domenica 26 dicembre 2010

Cronaca Stage FHTHF 18-19 dicembre

Mattinata appena gelida per l’importante incontro che attendiamo ormai da tempo: per la prima volta in Italia riusciamo ad ospitare uno stage di due giorni con due dei nomi più importanti all’interno delle arti marziali russe: Skoobev Igor e Anfimov Andrei, rispettivamente presidente e vicepresidente della Federation hand to hand fighiting (FHTHF), organizzazione che in Russia raccoglie le personalità più importanti all’interno della pratica e dello sviluppo dell’arte marziale russa, come il già citato A. A. Kadochnikov. Ci si presentano davanti due uomini di mezza età cordiali e sorridenti, si parte con un discorso introduttivo sul significato del combattimento corpo a corpo: le sue caratteristiche peculiari e il suo confronto con le pratiche sportive (grazie infinite alla presenza dei traduttori che sono stati di vitale importanza).
Non ci si perde in chiacchiere e si parte subito con gli esercizi di riscaldamento, alcuni noti altri nuovi, i quali ci impegnano per un periodo di tempo abbastanza lungo; si passa poi allo studio della corretta esecuzione dei colpi: attraverso una semplice combinazione braccia gambe, ci viene spiegata l’importanza del controllo del baricentro del corpo durante l’esecuzione dei colpi, si pone l’accento poi sul ritmo con il quale si eseguono le tecniche il quale, viene paragonato ad una vera e propria danza: la DANZA DEL COMBATTIMENTO. La mattinata prosegue poi con lo studio delle tecniche di difesa dalle prese, e qui si trovano le innovazioni principali che abbiamo riscontrato partecipando allo stage; rispetto infatti al puro stile del sistema Kadochnikov (che pratichiamo), il quale, si basa semplicemente sulle leve del corpo, il tipo di tecnica che ci è stato invece proposto da Skobeev e Anfimov è una evoluzione del sistema Kadochnikov: oltre all’effetto leva, si aggiunge un movimento di rivoluzione attorno al punto d’appoggio della leva; questo porta ad un amplificazione della forza che andremo a produrre sull’avversario. Tale tecnica ha quindi il vantaggio di essere estremamente efficace contro un avversario, tuttavia risulta essere molto più complessa nell’apprendimento rispetto al sistema Kadochnikov.
La lezione prosegue con le tecniche di disarmo dal coltello, anche qui viene applicato il principio di leva unito a moto di rivoluzione attorno al punto di appoggio, in questo caso, il vantaggio sostanziale che riscontriamo nella difesa da coltello sta nel fatto che non andremo ad utilizzare la lama del coltello come braccio della leva, ma avremo la possibilità di lavorare direttamente sul manico dell’arma e sulla mano dell’avversario: la tecnica “classica” dello stile Kadochnikov si applica bene a coltelli da combattimento dotati quindi di una lama grande, tuttavia risulta non essere molto pratica in situazioni in cui si ha a che fare con piccoli coltelli o lame che possono piegarsi. Il tempo passa velocemente tra un tecnica e l’altra, ci si ferma per una breve pausa pranzo e si riparte per la sessione pomeridiana nella quale, dopo un ripasso delle tecniche di prese e colpi viste in mattinata, ci si concentra sulla difesa da arma da taglio e, successivamente al disarmo da pistola, nel quale, applichiamo sempre lo stesso principio di leva e moto di rivoluzione sul punto d’appoggio.
Si arriva a fine giornata e ci si saluta al giorno successivo, la domenica aperta ai “profani” dell’arte marziale russa, dove praticamente ripetiamo tutte le tecniche viste nella giornata di sabato, mentre gli altri partecipanti apprendono i fondamenti dell’arte marziale russa in un iter che comprende: esercizi di riscaldamento, studio dei colpi, difesa da prese, lavoro con armi da taglio e da pistola. Concludiamo la mattinata con la consegna degli attestati di partecipazione e le foto ricordo salutando il signor Skobeev e Anfimov prendendo contatti per una nostra eventuale visita in Russia in estate. Grazie dell’attenzione!


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