domenica 13 febbraio 2011

I PRINCIPI DELLE ARTI MARZIALI RUSSE : AFORISMI

Grazie alla collaborazione con Patria Socialista e Cricca 33, abbiamo elaborato alcuni aforismi che, racchiudono, l'interpretazione personale di alcune delle persone che praticano l'A.M.R.; tali aforismi quindi non sono da considerarsi come materiale tecnico ufficiale. Ad ogni aforisma abbiamo voluto aggiungere un commento tecnico, per spiegare meglio come sono nate queste frasi. Tali aforismi sono stati raccolti in un piccolo opuscolo informativo assieme agli scritti presenti già sul blog. Questo opuscolo è stato distribuito all'iniziativa Systema venerdì 11 febbraio, durante la quale abbiamo effettuato una dimostrazione di A.M.R. accompagnati dalla lettura degli aforismi.

E' bene ricordare che Systema è il nome dato all'iniziativa per motivi pratici, in realtà la definizione Systema è errata, in Russia quest'arte marziale viene chiamata РРБ che indica una sigla di tre lettere RRB la quale letteralmente è tradotta come combattimento stile russo, oppure combattimento corpo a corpo stile russo. In Italia, l'RRB prende il nome di Arti Marziali Russe.


 "Nei lunghissimi istanti che precedono l'attacco del tuo avversario egli caricherà,il suo corpo, di una totale aggressività che lo getterà in un caos di emozioni; all'interno di questo "banchetto di sensazioni" individua i punti scoperti del suo corpo e trasformali nelle tue leve, avrai, così, la demolizione totale ed incredula delle sue strategie."

Questo prima aforisma sancisce uno dei principali concetti su cui è basata l'A.M.R., essendo studiata per situazioni di difesa in condizioni di estrema necessità e stress (è un'arte marziale studiata principalmente per i gruppi militari di incursori),l'individuo non può sempre affidarsi alla sua preparazione atletica; dunque una delle armi principali a nostra disposizione durante uno scontro è quella della demolizione dello schema di combattimento del nostro avversario; la demolizione della sua strategia opera uno stress a livello psicologico tale che diventa possibile il contrattacco in maniera efficace anche contro persone estremamente preparate a livello atletico sportivo. La demolizione psicologica si cerca di ottenere attraverso semplici tecniche che si basano sugli istinti naturali dell'uomo, tali tecniche devono essere il più possibili irregolari ed efficaci; colpire ad esempio parti del corpo non protette e non allenabili (genitali, articolazioni, gola) permettono di ottenere il risultato desiderato con il minimo sforzo fisico.

-------------------------

Non abbandonare,mai, il contatto con il tuo avversario esso determina l'esito del tuo contrattacco, resta a lui saldo così che le sue lunghezze, le sue distanze, le sue velocità non gli giovino affatto; mantieniti fedele al suo corpo. Egli saprà illuminarti la leva per batterlo."

" Sii fedele all'arma che il nemico ti brandisce contro, ella sarà il tuo appiglio, ella negherà l'utilizzo di una mano del tuo avversario, ella sarà il simbolo svelato della tua vittoria."

Questa concezione dell'unione con il tuo avversario rispecchia il principio nel quale il contatto continuo è necessario per impedire all'avversario azioni improvvise e poco visibili, rimanendo in contatto si ha anche il vantaggio di utilizzare il corpo dell'avversario come barriera attraverso la quale proteggersi e annullare anche il vantaggio delle sue armi di offesa (pugni, calci, oggetti contundenti, lame).

--------------------------

"Concedi al tuo avversario ciò che lui ti chiede; non farai altro che porgergli la tua arma dal verso della lama. In questo Systema fai si che la presa di un tuo arto sia da lui una richiesta di suicidio."

Questo aforisma racchiude il principio di assecondare il volere dell'avversario in maniera che dal punto di vista psicologico esso sia convinto del successo della sua azione e quindi sia certo di essere andato a segno, dal punto di vista pratico si riesce a sfruttare la forza dell'avversario in proprio favore (questo principio è comune ad altre arti marziali come l'Aikido).

--------------------------

"Il systema sancisce la morte delle regole in nome del principio della vittoria, la tua mente ed il tuo corpo penderanno da un unico filo, allora il pensiero si disporrà per l'azione, l'azione sarà libera, baderà soltanto alla vittoria degli eventi.
la mente,tra i corpi a contatto, saprà individuare ogni appiglio,ogni punto al fine di condurti alla vittoria ed il corpo farà lo stesso,in una danza spontanea."


"La marzialità del Systema è libera dalle regole del combattimento come la mente pura dalla morale,il principio regola ogni cosa, in ogni angolo di contatto vi è una proiezione di punti deboli sul corpo dell'avversario che indica la via della vittoria."

Questi due aforismi racchiudono in maniera significativa l'importanza della preparazione psicologica al combattimento che va di pari passo con quella tecnica e fisica. Durante l'allenamento tutti gli esercizi possiedono oltre che ad un aspetto tecnico, un'utilità ai fini del condizionamento psicologico dell'individuo: fare una semplice capriola a terra, oltre ad avere una valenza dal punto di vista pratico come quello di saper affrontare il contatto con il terreno in caso di cadute improvvise, permette alla mente di abituarsi ad una condizione di temporaneo disorientamento e quindi di non perdere i punti di riferimento intorno a noi. Durante la pratica di qualsiasi esercizio in allenamento viene richiesto un grande sforzo mentale all'individuo, oltre che pratico, il quale permette la pratica di alcune azioni abbastanza pericolose in sicurezza.

-----------------------------------------

"La volontà della vittoria passa attraverso la forma dell'onda , un'onda che attraversa il corpo; segui la fluidità del frangente attraverso i tuoi colpi ed otterrai lo stesso risultato del mare che si increspa violento su di un fragile scafo"

Dietro questa apparente immagine poetica, sono racchiusi una serie di concetti molto concreti che appartengono alle discipline della biomeccanica, molte tecniche sono state elaborate dopo numerosi studi sulla meccanica applicata al corpo umano. Le principali leggi della meccanica che vengono applicati nell'A.M.R. Sono il principio della leva:
La leva si può schematizzare come una "macchina semplice" costituita elementarmente da un asta rigida che ruota intorno a un punto fisso detto fulcro. A un'estremità dell'asta si applica la forza che deve essere equilibrata o vinta, detta resistenza e all'altra estremità la cosiddetta potenza, ovvero la forza che deve equilibrare o vincere la resistenza. La distanza dal fulcro alla resistenza è detta braccio della resistenza, la distanza tra la potenza e il fulcro invece è detta braccio della potenza.
L'altro principio è quello del movimento di rotazione e rivoluzione attorno ad un fulcro, che permette di amplificare la forza dei nostri movimenti nel punto individuato come fulcro.
Particolare attenzione nello studio della biomeccanica lo ricopre l'individuazione dei baricentri e il loro sbilanciamento sotto l'azione di una coppia di forze per creare un momento torcente attorno all'asse del fulcro.
Perciò per sbilanciare un avversario ed atterrarlo, dovrò sfruttare uno dei tre principi sopra elencati: utilizzerò ad esempio il suo braccio come una leva per provocargli dolore, dopodiché avrò bisogno di due punti per applicare due forze che provocheranno il momento torcente attorno all'asse, che in questo caso è il corpo dell'avversario; la rotazione infine permetterà lo spostamento del suo baricentro fuori dalla posizione di equilibrio, l'avversario a questo punto si ritroverà a terra.


Per scaricare liberamente l'opuscolo  

venerdì 4 febbraio 2011

Iniziativa culturale Arti Marziali Russe

In collaborazione con Cricca 33 e Patria Socialista, organizziamo un incontro/evento sulla nostra disciplina di combattimento: una fusione tra pensiero arte e azione. Il programma della serata prevede una mostra grafica ispirata all'AMR, un reading di racconti ispirati ai principi adottati nell'AMR, accompagneranno ciò una dimostrazione  pratica. A seguire Dj set e un bel pò di festa


Indicazioni utili per raggiungerci:
in auto via antonio toscanini 33 monteverde
 con l'autobus linea 44 (direzione Pietro Frattini) fermata ABATE UGONE/DONNA OLIMPIA